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49° Mostra dell’Artigianato Artistico di Mondovì-I Parte-Besio 1842

49° Mostra dell’Artigianato Artistico di Mondovì-I Parte-Besio 1842
17 Agosto 2017 Elisa Meineri
La rivista

“ non è solo la sua utilità che rende un pezzo d’artigianato così interessante. Questo dipende anche da una complicità intima con i nostri sensi ed è per questo che è così difficile disfarsene.”

Octavio Paz, Uso e contemplazione

 

La vocazione di Egidio Michelis era inequivocabile e concreta : “Sono prima di tutto un artigiano ”. Ne abbiamo fatto una missione. La Mostra dell’Artigianato Artistico di Mondovì ci è quindi sembrata un’occasione ghiotta per incontrare chi, come noi, usa le mani per comunicare.
Mondovì significa ceramica e Besio 1842 è espressione della preziosa tradizione monregalese. Abbiamo chiacchierato con Gianni Rovea, che collabora da anni con la nostra azienda e conosce ogni sfumatura dell’alfabeto manifatturiero. Ci ha raccontato di una scelta di cuore, prima che di testa, e di come il Gallo e i Pizzi blu affrontano i diktat del mercato, sempre più difficile da accontentare.

A quante Mostre dell’Artigianato la Besio ha partecipato?
La prima è stata quella del 2000. Sono un veterano. Ormai ho perso il conto.

Come Gianni Rovea diventa “Gianni Rovea della Besio 1842”?
La Besio nel 2000 chiude definitivamente dopo una serie di vicissitudini e cambi di proprietà. Lavoravo lì e ho deciso di raccoglierne l’eredità. Ho comprato stampi e materiali e mi sono messo a produrre.

 

Cosa significa comunicare la tradizione? E la tradizione monregalese è quella del Gallo ?
La nostra produzione è tradizionale. Il Gallo sta diventando simbolo di Mondovì, piace molto e quindi ci si concentra su quello, ma la tradizione ha anche altre forme. Il piatto popolare in tutta Italia aveva lo stesso denominatore comune: un disegno piacevole dentro e un bordo decorativo come cornice. La ceramica monregalese era un campionario di fiori, animali, casette, paesaggi…
Si trattava di piatti di uso comune, fatti di un materiale che non fosse la porcellana o la terraglia forte, per una questione di prezzo. Comunicare la tradizione significa anche realizzare progetti nuovi con le tecniche di decorazione tradizionali, come spugna e pennello.

Essere artigiano a Mondovì basta?
Mondovì non è sufficiente, ci facciamo conoscere nelle fiere e per sopravvivere in un mercato che è sempre più concentrato sui grandi numeri, puntiamo sulla personalizzazione. Purtroppo la Ceramica di Mondovi non è famosa come quella di Vietri, ad esempio.

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